In questo articolo prendiamo in esame quando è necessario intraprendere una terapia di coppia da uno psicoterapeuta esperto in problematiche di coppia. Molto spesso, infatti, veniamo contattati solo quando la situazione all’interno della coppia si è resa così difficile che anche il nostro intervento come professionisti del benessere psicologico risulta essere difficoltoso se non vano e assistiamo allo sgretolarsi di relazioni e ad epiloghi fatti di separazioni ed altà conflittualità.

Pertanto, in questo breve articolo, vogliamo indicare i fattori che a nostro avviso devono essere considerati dei campanelli d’allarme per poter iniziare sin da subito una terapia di coppia che possa trasformare e bonificare le dinamiche disfunzionali innescate nella relazione sentimentale e rendere nuovamente lo stare insieme un momento piacevole e arricchente la vita della singola persona.

Una premessa risulta doverosa, chi decide di intraprendere una consultazione di coppia deve sapere che non verrà giudicato, la terapia di coppia non mira a capire torti o ragioni o a dare giudizi, bensì si orienta nell’individuare quali sono le dinamiche (disfunzionali) presenti nella coppia, prenderne coscienza per cercare di modificarle nel corso del trattamento clinico.

I campanelli di allarme che più spesso sono segnale di un malessere profondo sono:

  1. difficoltà a comunicare al partner
  2. difficoltà sul piano relazionale e diminuzione del tempo passato insieme
  3. continue crisi di pianto, di rabbia, di gelosia
  4. pensieri di tradimento (agito o fantasticato)
  5. difficoltà della sfera sessuale (assenza di rapporti o mancanza di piacere)
  6. crisi coniugale
  7. sentimenti di delusione e di estraneità nella coppia
  8. problemi di infertilità
  9. malattia grave di uno dei due partner
  10. malessere crescente quando si è in compagnia del partner

In presenza dei fattori sopra esposti, il nostro consiglio è quello di prendere contatto con un consulente di coppia che possa in pochi colloqui (generalmente sono necessari 3 incontri) inquadrare il problema in essere all’interno della coppia e la dinamica disfunzionale che si è creata.

Dopo questa fase, si può valutare con maggiore consapevolezza se c’è il desiderio da parte del nucleo, di iniziare una vera e propria terapia di coppia che possa sciogliere i “nodi” che si sono venuti a creare (spesso negli anni) per migliorare la qualità della vita e il benessere dei singoli individui e dei familiari a loro vicini.

E’ bene specificare che non sempre lo stare insieme è la scelta migliore o quella che è determinata dall’esito della terapia di coppia, infatti, in  alcuni casi, piuttosto rari, le coppie al termine della terapia decidono di separarsi. Tuttavia arrivano a questa scelta con una consapevolezza diversa, più matura e senza rimorsi per non averci provato fino all’ultimo.

Molto più spesso, invece, le dinamiche di coppia ritornano ad essere più funzionali e più orientate al desiderio dello stare insieme e le persone riprendono il loro percorso di vita con un bagaglio esperenziale maggiore e con una consapevolezza dei bisogni e desideri del partner più matura e più attenta.

A cura dello staff dello studio di psicologia
“Percorsi Psicologici”