COME NASCE L’ANORESSIA?

L’anoressia nervosa (AN) è un disturbo dell’alimentazione che colpisce prevalentemente il sesso femminile, in particolare la fascia d’età compresa tra i 14 e i 18 anni, anche se i primi segnali, in genere, possono manifestarsi già durante la pre-adolescenza o l’inizio dell’adolescenza.

I primi sintomi si evidenziano attraverso il rifiuto di mangiare e/o negare la fame: schemi alimentari irregolari e bassi livelli di appetito sono segni comuni di anoressia.

In effetti, le persone anoressiche spesso soffrono di una costante paura di ingrassare, che può portarle a rifiutare il cibo o a negare la propria fame.

Nel soggetto affetto da questo disturbo si instaura una paura ossessiva di acquistare peso, anche quando si è francamente sottopeso, e di conseguenza c’è un rifiuto ad assumere gli alimenti o si instaura un regime alimentare restrittivo che porta ad evitare tutti quegli alimenti ad alto contenuto calorico.

COME SI MANIFESTA?

Questo disturbo alimentare si può manifestare in due modalità:

1. la prima prevede una riduzione costante della quantità e della tipologia di alimenti ingeriti, attuando una restrizione alimentare.
2. la seconda modalità invece prevede un’alimentazione con abbuffate seguite da successiva eliminazione attraverso uso inappropriato di lassativi, praticando un’attività fisica eccessiva per compensare l’abbuffata, o inducendo il vomito.

In questo lungo tunnel, l’individuo somatizza il proprio disagio psicologico “scaricandolo” sulla questione alimentare e portando la vita della persona ad essere totalmente incentrata sul cibo e privandola invece di provare interesse ed entusiasmo verso altri ambiti della vita.

 

QUALI SONO LE CAUSE DELL’ANORESSIA?

E’ una malattia complessa, di lunga durata e dagli esiti spesso gravi, la cui causa è probabilmente multifattoriale (familiare, psicologica, psichiatrica, socio-culturale, genetico-biologico).

Vediamo alcune delle principali cause.

Cause familiari

Molti autori hanno osservato che l’anoressia nervosa è un disturbo che si presenta spesso in famiglie con un atteggiamento eccessivamente protettivo nei confronti dei figli.

Le ragazze anoressiche frequentemente presentano un contesto familiare che premia la disciplina e il successo, più che la conquista dell’autonomia e di una matura consapevolezza. Questo sistema familiare così chiuso e protetto cela in realtà una forte conflittualità.

Talvolta la figura paterna è in posizione periferica nella famiglia, che delega in molti casi alla madre il compito di seguire i figli. Questo può generare nei figli un senso di abbandono e d’inadeguatezza che può portare a questo o ad altri disturbi del comportamento alimentare.

Gli psichiatri definiscono “gabbia dorata” la situazione che si viene a creare nelle famiglie che circondano i figli di privilegi e benefici.

I figli credono di non meritare i privilegi che sono loro offerti dalla famiglia. Si sentono oppressi dal desiderio di soddisfare le aspettative dei loro familiari e dal timore di essere socialmente inadeguati.

Alla base di questa patologia, e degli altri disturbi del comportamento alimentare (DCA) , si cela la paura da parte dell’adolescente di non essere accettato dalla propria famiglia e/o dalla società.

Cause psicologiche

Le cause psicologiche che possono portare all’anoressia comprendono:

  • delusioni d’amore,
  • forte desiderio di sottoporsi ripetutamente a diete ferree per il raggiungimento di uno standard estetico
  • gravi difficoltà scolastiche o lavorative
  • alterazione della normale condizione familiare o anche una forzata separazione da questa
  • lutti o gravi incidenti ad amici o parenti
  • abusi sessuali e/o fisici.

Cause socio-culturali

Questo disturbo è presente essenzialmente nei paesi occidentali industrializzati.

Diversi studi hanno evidenziato la marcata differenza nell’incidenza di questa malattia fra i paesi occidentali e non occidentali.

Nei paesi occidentali industrializzati lo sviluppo dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) ruota attorno all’ideale di magrezza e al culto dell’apparenza.

I meccanismi che portano ad interiorizzare l’ideale di magrezza, che spesso si accompagna ad un atteggiamento denigratorio verso l’obesità, sono fondamentalmente tre:

  • il rinforzo sociale (fare proprio ciò che il gruppo, la comunità, la società apprezza e approva),
  • il modellamento (fare proprio uno o più comportamenti che si osservano negli altri)
  • il confronto sociale (confrontarsi continuamente con l’ideale proposto dalla società).

I media, e la moda in particolare, hanno una responsabilità importante nel veicolare come vincente e accattivante un certo modo di apparire e di essere.

A questo proposito, nel dicembre 2006 è stato firmato il manifesto di autoregolazione della moda italiana contro l’anoressia dalla Camera Nazionale della Moda e da Altaroma (fra le principali istituzioni del settore) per condividere alcune importanti linee etiche tra cui la promozione di un modello di bellezza diversificata.

COME SI CURA?

Le cure sono di vario tipo e includono diversi tipi di trattamento.

La terapia è solitamente multidisciplinare e include supporto psicologico e supporto nutrizionale, e specialisti con esperienza nei disturbi alimentari.

Se la vita della persona è in pericolo, potrebbe essere necessario un trattamento in una clinica di emergenza per problemi quali disturbi del ritmo cardiaco, disidratazione, squilibri elettrolitici o problemi psichiatrici.

Il primo obiettivo del trattamento dell’anoressia è quello di tornare ad un peso sano.

Bassa autostima, perfezionismo e insoddisfazione per il proprio per il proprio peso e per la propria forma del corpo, relazioni difficoltose con le figure familiari sono tutti elementi alla base dell’anoressia, per questo motivo il trattamento psicologico sarà mirato a modificare il rapporto disfunzionale con la propria immagine corporea e con il cibo e con le relazioni familiari del soggetto affetto da anoressia.

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