Il titolo di questo post evoca la fame (nervosa) e l’amore, due caratteristiche di questo malessere.
CAUSE ALLA BASE DELLA BULIMIA:
Alla base di questo disturbo, come per molti disturbi dell’alimentazione, vi sono diversi fattori, molto spesso sono di natura relazionale, affettiva, familiare, oltre a una fragilità del proprio sè che tende ad impedire un’autoattribuzione di valore alla persona.
Il soggetto ha una scarsa fiducia nelle proprie capacità e nelle capacità dell’altro che molto spesso è inesistente, lontano sia fisicamente che psicologicamente e questo porta ad un ritiro ed a una solitudine che viene colmata con il cibo, che diviene un oggetto che riempe il vuoto di uno stomaco, metafora di un vuoto interno incolmabile.
COME CURARE LA BULIMIA:
La cura per la bulimia è, in primis, un ascolto empatico, la psicoterapia diviene il luogo dove è possibile sperimentare una relazione di ascolto e di comprensione e dove poter potere tutti i disagi, i fantasmi, le ombre che la persona ha dentro di sè.
In alcuni casi, quando le condotte compensatorie sono in atto da diversi anni, può essere necessario un lavoro congiunto con il medico, dato che possono essere sorte nel tempo altre patologie correlate (aritmie, erosioni dentali date dagli acidi del vomito, irregolarità mestruali, disturbi dell’alvo, ipertrofia delle ghiandole salivari…).
E’ bene ricordarlo, dalla bulimia si può guarire…
A cura del dott. Marco Santini
Psicologo – Psicoterapeuta