GENITORI ALLE PRESE CON ADOLESCENTI AGGRESSIVI? COSA POTER FARE?

ADOLESCENZA E AGGRESSIVITA’: MANUALE PER GENITORI IN DIFFICOLTA’

 

Nel mio studio di psicologia a Sesto San Giovanni e Seregno, sovente negli ultimi tempi, mi è pervenuta questa domanda da parte di genitori con figli in età giovanile: “Mio figlio adolescente sta diventanto sempre più aggressivo: cosa posso fare?”

I ragazzi, dalla loro descrizione, risultavano essere nervosi, oppositivi e provocatori e con forti scatti di ira. Altre volte si assiste al problema opposto, un eccesso di reclusione (ma questo sarà oggetto di un altro post).

C’è da rilevare che questo fenomeno si è esacerbato soprattutto nel periodo seguente alle regole restrittive al Covid che hanno tenuto, come sappiamo, in casa reclusi i nostri giovani (e non solo loro!). E non dobbiamo dimenticare che l’adolescenza, in qualsiasi epoca si svolga, è un periodo della vita fatto di tanti cambiamenti che vengono vissuti con estrema emotività dai ragazzi e dalle ragazze.

Come psicologo esperto in adolescenza, segnalo che l’aggressività nei giovani, siano essi maschi che femmine, ha sicuramente anche una componente espressiva di un malessere che il giovane non è stato in grado di elaborare. Questo perchè la capacità di mentalizzare i propri stati emotivi è ancora in via di acquisizione e si stabilizza soprattutto al termine dell’adolescenza.

Venendo meno questa capacità di mentalizzare i propri stati emotivi, gli adolescenti vivono la loro realtà emotiva esternandola con agiti (i cosidetti acting out) e gli avvenimenti sono vissuti con estrema sensibilità, sia per quanto riguarda le emozioni positive (con aspetti euforici) che per quelle negative (in questo caso con aspetti più simil depressivi e di ritiro sociale).

Ma possiamo attribuire questa aggressività solo alla pressione che i giovani hanno avuto negli ultimi 2 anni?

Come psicoterapeuta credo che questo non sia la sola spiegazione.

 

Ma allora come poter gestire l’aggressività negli adolescenti?

L’aggressività, in fase giovanile, può interessare diverse variabili (come per esempio un disequilibrio nelle dinamiche familiari come quello seguente ad una separazione dei genitori; un lutto avvenuto in famiglia; un conflitto persistente tra i genitori con il proprio figlio/a o tra loro stessi ecc…).

Quello che più conta, in questi casi, è la capacità di saper prendere atto che la situazione è in stallo e che è necessario richiedere un intervento di uno specialista (sovente la figura più idonea è quella dello psicoterapeuta).

Ma non è detto che l’intervento dello psicologo sia subito appropiato, in queste situazioni, è sempre bene seguire, in primis, alcune regole di buon senso per i genitori che potrebbero già da sole migliorare il rapporto entrato in crisi con il proprio figlio adolescente e le riassumerei nei seguenti punti:

  • sospendere ogni forma di giudizio verso il proprio figlio (che, lo ricordo, sta vivendo un malessere interiore e che lo esprime con aggressività).
  • non essere aggressivi a vostra volta con lei/lui (per elaborare l’aggressività dei figli adolescenti, i genitori devono saper contenere la propria quota di rabbia!).
  • trovare un argomento che faccia da “ponte” con il giovane per ripristinare una comunicazione con lei/lui (talvolta aver avuto, fino a quel momento, un hobby o una passione in comune può aiutare il rapporto genitore-figlio e farlo uscire dalla crisi in atto).
  • imparare ad ascoltare i propri figli (perchè – non mi stancherò mai di ripeterlo – loro comunicano molto di più con i loro comportamenti (si parla infatti di “azioni parlanti”) che con le parole.

A seconda del livello di crisi che si sta vivendo all’interno della famiglia, queste regole possono trovare o meno terreno per essere attuate.

Laddove la situazione risultasse più critica, consiglio di contattare un esperto che possa aiutare l’adolescente e i suoi genitori a ristabilire un sano rapporto di convivenza e un equilibrio mentale più stabile. Esportare “la guerra” che si sta vivendo nel nucleo familiare, è un buon modo per poter gettare le basi per una sana ricostruzione della relazione con il proprio figlio.

Per maggiori informazioni potete leggere i problemi che trattiamo in questo studio di psicologia nell’ambito dell’adolescenza.

A cura del dott. Marco Santini